Da C. Perrault POLLICINO (O POLLICIONE)?
Esistono varie versioni di questa favola, dai F.lli Grimm a Perrault, così come sono molti nomi che vengono dati al protagonista (Pollicino, Buchettino, Tredicino ecc…). In questa nostra versione, estratta dal testo di Perrault, il nostro protagonista non è in realtà così piccolo, anzi, è talmente grande e grosso da meritarsi l’appellativo di Pollicione. Abbiamo, infatti, voluto realizzare uno spettacolo che spiegasse ai bambini, e non solo, che una non corretta alimentazione può non solo danneggiare il nostro fisico ma anche procurarci qualche problema nella vita di tutti i giorni.
Il nostro Pollicione non ha sei fratelli ma mangia per sette ed è questa la ragione che porterà i genitori a decidere di abbandonarlo. Pollicione rimarrà quel furbastro scaltro che l’autore della favola ci ha sempre presentato ma dovrà, comunque, fare i conti con L’Orco mangia bambini e sua moglie che, in questa versione, si presentano parlando un linguaggio simile alla parlata del celebre Brancaleone da Norcia interpretato magistralmente da Vittorio Gassman nel film di Monicelli.
Una scenografia sobria ma d’effetto e dei costumi ricercati, fanno di questo spettacolo un tassello aggiunto al percorso di ricerca che ci vede impegnati, da anni, in allestimenti con forti finalità didattiche e grande attenzione al mondo bambino.
Crediti
progetto e regia
Mario Mascitelli
con
Mario Aroldi, Gabriella Carrozza/Martina Vissani e Mario Mascitelli
musiche
Guido Ponzini e Myriam Scala
costumi
Federica Scalari
What we did