Teatro come cerchio di energia in movimento, come luogo dove accogliere ed abbracciare

Crediamo in un teatro come occasione di aggregazione e di ricerca, un teatro che sia luogo della necessità, dell’urgenza delle passioni, non un teatro di consumo ma un teatro che “consuma” energie creative e le rielabora per realizzare proposte performative e di spettacolo in opposizione alle tante proposte mediatiche facili e di rapida fruizione.

Un teatro da vivere non solo come svago e intrattenimento ma come momento importante e cruciale in un libero tragitto, personale e collettivo, di educazione all’arte non solo per chi studia teatro ma anche e soprattutto per il pubblico.

Un teatro che sia lo spazio dove i sogni prendono forma, ma anche sguardo incantato sugli accadimenti e sul presente.

Crediamo in un teatro come luogo di “resistenza” e di sosta che si contrapponga ai non luoghi, alle aree di passaggio prive di energie costruttive, spazi del vuoto ai quali non vogliamo abituarci e con i quali non vogliamo convivere.

Un teatro come spazio pubblico in cui poter trovare un battito intimo. Questi “primi” vent’anni di attività ci hanno permesso di affinare lo sguardo, di elaborare “un gioco di squadra” più solido, di maturare una maggiore consapevolezza nel fare e nel proporre teatro. Abbiamo iniziato il nostro cammino a Parma, per poi ampliare il “terreno di gioco” al resto d’Italia e all’estero. Non solo produzione di spettacoli ma anche di percorsi formativi che, nel tempo, hanno fatto diventare la nostra Piccola Scuola di Teatro la più grande della provincia. I nostri allievi hanno avuto modo di sperimentarsi in produzioni importanti, alcuni di loro sono diventati professionisti apprezzati, altri spettatori consapevoli.

Il nostro impegno per il territorio ci ha permesso di collaborare con la maggior parte degli Istituti Scolastici e con Istituzioni importanti. Ma anche con Associazioni e realtà che ci hanno consentito di mantenerci ancorati alla nostra vocazione di operatori culturali. Una precisa scelta di lavoro nel e per il sociale. Il primo riconoscimento al nostro lavoro viene innanzitutto dall’affetto che il pubblico ci riserva seguendoci nelle nostre produzioni, nelle vecchie e nuove case, anche quando queste sono provvisorie, scomode e inadeguate. Poi viene anche dai vari premi vinti, dagli incarichi prestigiosi e dall’affermazione come formatori richiesti a livello nazionale.

Il Teatro del Cerchio non è un punto di arrivo ma un “punto di sosta” dove condividere teatro e fare teatro. Siamo ciò che volevamo essere, ma cercheremo di migliorare sempre per diventare altro ancora, per cambiare restando fedeli alla nostra identità, in un movimento perpetuo, mai uguale a sé stesso, come in un grande racconto il cui finale racchiude l’imprevedibile, per sorprendere il pubblico e per sorprendere noi stessi.

Pronti a iniziare ancora, a ricominciare per l’ennesima volta, ma sempre con grinta, sempre all’attacco, sempre con il sorriso.

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