Da Charlie Dickens SPIRITI DI NATALE
Da quando il Natale viene festeggiato, non vi è persona al mondo che non si lasci trasportare, nel bene e nel male, dall’aria di festività che si respira nell’aria. Lo festeggiano i poveri con quello che possono, lo festeggiano i ricchi con tutto quello che possono, ma, soprattutto, lo festeggiano i bambini.
Vi è però una categoria a cui il Natale fa venire un brivido lungo la schiena: la categoria degli avari. Costoro vedono nelle festività Natalizie la seria possibilità di dover spendere denaro extra per regali e cibi prelibati. Inorriditi da questa disgrazia, non comprendono di come la gente povera spenda ciò che può per una festa, ritrovandosi ancora più poveri il giorno dopo. “Sciocchezze!” continua a ripetere il tirchio Mister Scrooge a tutti quelli che vogliono coinvolgerlo nei festeggiamenti e, cercando di far passare il Natale il più velocemente possibile, si isola da tutti.
Ma la notte della Vigilia riceve la visita del suo vecchio socio in affari Marley che lo ammonisce per la sua vita fatta solo di denaro e gli consiglia di onorare il Natale se non vuole vagare, come lui, in eterno trascinandosi pesanti catene. Per aiutarlo a comprendere, quella notte stessa, riceverà la vista di tre fantasmi: lo spirito dei Natali passati, quello dei Natali presenti e quello dei Natali futuri. Questi contatti lo porteranno a capire l’importanza nell’essere generoso col prossimo e di come, nella vita, si raccolga sempre ciò che si semina.
Un racconto per scoprire l’altruismo e la generosità senza secondi fini. Una storia che, oltre ad appassionare i ragazzi, narra gli usi e le tradizioni di altri popoli durante la festività del Santo Natale con costumi e piatti tipici dell’Inghilterra ottocentesca.
Crediti
drammaturgia e regia
Mario Mascitelli
con
Mario Mascitelli, Mario Aroldi, Mattia Scolari e Gabriella Carrozza
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