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Sante Pollastri: un brigante al Giro d’Italia

La storia è quella di Sante Pollastri, brigante leale e gentiluomo, amato dalle donne e dalla gente, amante appassionato di ciclismo con un idolo: il campione Costante Girardengo.

Il racconto individuale si intreccia con la Storia e trasporta il pubblico in quei duri anni della guerra attraverso le fatiche di chi cercava di sopravvivere fuori dalla legge contemporaneamente a chi, in sella a una bicicletta, cercava la vittoria. Gli amori dell’uno e le rinunce dell’altro. La fuga sulla bici di Girardengo e quella dalla polizia di Sante e poi la cattura, l’amico che passa correndo, una frase scritta col gesso per terra: Vai Girardengo! E ancora il processo, la prigione, i tentativi di salvare sempre e comunque i compagni, il tradimento di Mariette, la vendetta.

Lo spettacolo offre uno sguardo sulla miseria degli anni fra le due guerre e su uno sport che fu una grande passione collettiva dell’epoca, passione che accomuna due personaggi diversissimi tra loro, ma che nonostante le mille traversie riescono ad andare in bicicletta per tutta la vita, l’unica cosa che sanno veramente fare, dicono entrambi. In scena pochi elementi: una sedia, una bicicletta e una gabbia a evocare situazioni, personaggi, circostanze e atmosfere secondo uno stile classico di narrazione, che grazie alle repliche si è trasformato in uno stile più contemporaneo.

Crediti

di e con

Mario Mascitelli

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