5 MINUTI
Quanto dura, in media, un provino?
5 minuti. A volte una vita.
Per tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno dovuto sostenere un provino per una parte a teatro, per un film, per l’ammissione a un talent show o semplicemente hanno sostenuto un colloquio di lavoro, quel “tempo sospeso” lo conoscono bene. È come se la vita si fermasse in quella frazione temporale e aprisse un varco come di fronte a una sliding door che ti può cambiare la vita per sempre o anche solo per un periodo. La preparazione a casa, magari davanti a uno specchio, a una telecamera, a un telefonino. Riprendersi e comunicarlo sui social. E poi riprendersi dalla delusione se il provino va male o elevarsi al settimo cielo se invece va bene. È la vita. Quella di chi ha scelto di vivere così.
Ma se uno poi non si riprendesse? A quali nuove scelte sarebbe costretto?
Lo spettacolo
In scena cinque sedie. Un uomo entra in quella stanza per un provino. Si prepara, ripassa, attende la sua amica, che dovrà passargli le battute ma che non arriva. Una donna entra successivamente. È più spaesata. Se ne sta in silenzio in disparte. Non ha voglia di socializzare con l’altro che tenta di coinvolgerla. Poi cede.
È lì per un altro motivo. Il tempo passa, qualcosa cambia, lei si scioglie. Si parlano, si raccontano, si fanno coraggio. Scherzano insieme e decidono di andarsene senza aver fatto il provino ma prima sfogano la voglia di urlare quello che pensano verso chi li ha fatti attendere fino a quel momento senza mai palesarsi. Ricominciare insieme? Potrebbe funzionare. O forse non si può.
Note di regia
Il lavoro nasce dalla riflessione della vita come continua attesa, passando attraverso le tante storie tragicomiche di chi ha affrontato e deve affrontare continuamente provini, audizioni e colloqui di lavoro. Si arriverà così a una considerazione più ampia dell’argomento, all’idea di vita come condizione purgatoriale in attesa della “destinazione finale”.
Aroldo e Vera, i due protagonisti, scoprono pian piano cosa ne è stato della loro storia, cosa hanno vissuto per continuare a credere nei loro valori e nelle loro aspirazioni. Quella stanza rappresenta l’ennesimo passaggio della loro vita verso quella speranza di ricominciare consapevoli che ogni volta è difficile riprendersi e che viene voglia di mollare tutto.
L’attesa per una nuova occasione li porterà, finalmente, all’atteso successo? E poi quei 5 minuti che ti concedono a un provino saranno sufficienti?
Crediti
testo e regia
Mario Mascitelli
con
Mario Aroldi e Gabriella Carrozza
assistente alla regia
Silvia Santospirito
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