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ICARO E LA FALENA

Si può parlare, in maniera semplice e poetica, di morte, trasformazione, nascita e rinascita ai bambini piccoli? Quante volte, nella condizione di adulti, ci si trova a dover, con parole comprensibili, spiegare ai nostri bambini che quella  persona non c’è più o che c’è un bambino piccolo nella pancia che presto nascerà. Ci si accorge, in quel momento, che le parole da trovare non sono semplici come vorremmo e che il ciclo della vita, in tutta la sua meraviglia, è sempre un argomento delicato da trattare pur se, lo stesso,  rappresenta quasi sempre un passaggio fondamentale nella crescita di apprendimento di un bambino e, per questo, merita una attenzione particolare soprattutto in presenza di una perdita affettiva improvvisa.

L’idea dello spettacolo nasce dall’unione di due storie conosciute. Quella del volo di Icaro per scappare dalla sua prigionia, dopo aver costruito il labirinto del Minotauro insieme al padre, e quella della falena che nel suo unico giorno vitale insegue la fiamma di una candela e viene consumata da quello splendido bagliore. Ne è nata così una storia di curiosità ed amicizia tra un inventore desideroso di “scappar via” dai suoi continui ragionamenti ed un bruco che presto diventerà falena e vorrà insegnargli a volare per poter raggiungere quella meravigliosa palla infuocata chiamato sole.

Sarà dunque un finale triste? Assolutamente no, la storia continuerà nella stessa maniera in cui, la natura,  ci permette quotidianamente di assistere al miracolo della vita.

Crediti

di e con

Loredana Scianna e Mario Mascitelli

 

musiche

Maurizio Soliani, Michelangelo Flammia e Guido Ponzini

What we did

 

 

 

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