
Don & Sancio
Un divertente e delicato spettacolo sul tema della malattia ispirato al capolavoro di Cervantes Donatello, per tutti Don, è un bizzarro signore che soffre di attacchi di amnesia che spesso gli fanno dimenticare non solo chi è ma anche l’epoca e le persone con cui vive. A tutto questo si aggiunge un altro malessere che lo porta, alcune volte, ad addormentarsi improvvisamente. Questa malattia si chiama narcolessia e ti spegne come con un interruttore per farti cadere in un sonno improvviso. Per fortuna di Don, vicino a lui c’è sempre suo fratello Sandro, che lui chiamerà prima Armando (storpiando la traduzione spagnola di Hermano) e poi Sancio (senza H). e ricorda il famoso Sancho Panza perché adora mangiare. Sandro sta accompagnando suo fratello Donatello in una clinica (in Spagna) dove possano, se non guarirlo, almeno curarlo per farlo stare meglio. La scena si svolge in una camera di un agriturismo (l’unica libera vicino all’aeroporto) arredata in maniera spartana e con un solo letto. Durante le ore che li separano dal volo, Donatello si risveglierà più volte pensando di essere un cavaliere errante in missione col suo fido scudiero e affronterà battaglie e missioni per onorare l’amore che porta per la sua adorata Delizia dolce come lo zucchero tanto da farla chiamare Dulcinea. Come finirà quest’ultima avventura del cavaliere errante? Da qualche anno il Teatro del Cerchio ha intrapreso, nella proposta per ragazzi, una ricerca di contaminazione testuale con alcuni classici, non soltanto in termini di attualizzazione di grandi storie, ma anche di mescolanza e ibridismo testuale; in questo caso con il celeberrimo Don Chisciotte di Cervantes, in passato con grandi testi teatrali come Rosencrantz e Guildestern sono morti di Stoppard, Aspettando Godot di Beckett, e a breve ci sarà il debutto di un altro lavoro per ragazzi ispirato a Enrico IV di Pirandello. Qui la follia e la finzione si intrecciano con la malattia e la realtà dando vita a un personaggio che in molti tratti assomiglia al geniale Don Chisciotte: Donatello soffre di Alzheimer e di narcolessia, malattie con sintomi che possono rendere divertenti le sue improvvise stravaganze, ma che permettono anche, allo spettatore, di avvicinarsi con dolcezza e tenerezza al delicato, quanto complicato, tema della malattia, alla realtà di queste persone e alle difficoltà di chi sta loro vicino. Un inno alla vita e all’amore, ma anche un’importante storia tra due fratelli che si prendono cura l’uno dell’altro.
Biglietto adulto: 10,00 €
Biglietto bambino (fino a 12 anni): 5,00 €
Per ogni adulto pagante, un bambino entra gratis!
Info e prenotazioni: 3515337070 | [email protected]