IL BRUTTO ANATROCCOLO/ELEFANTE
La favola del Brutto anatroccolo è una delle più conosciute e utilizzate per affrontare il tema della diversità e del come affrontare e superare gli ostacoli della vita. Da sempre, nei nostri spettacoli, cerchiamo di approfondire tematiche utili alla didattica e allo sviluppo del bambino e ci sembrava doveroso dedicare una particolare attenzione a un argomento così importante e attuale. Nel compiere ricerche utili alla messa in scena, ci siamo imbattuti in un racconto africano, simile alla favola dei Grimm, che trattava l’argomento dal punto di vista di un elefante con la proboscide troppo corta. Nel leggerla ci è apparsa, da subito, più attuale e comprensibile per dei bambini contemporanei e così, si è deciso di rappresentarla al posto della “classica”.
La storia vede come protagonista un elefante dalla proboscide corta che viene canzonato dagli altri cuccioli della foresta. Isolato e solitario, l’elefantino cerca in tutte le maniere di farsi allungare la proboscide, chiedendo aiuto anche agli umani ma senza risultati. Alla fine scoppierà un incendio e sarà proprio l’elefantino, e la sua proboscide, a salvare tutti i cuccioli dal fuoco e a diventare l’eroe di tutti.
Crediti
testo e regia
Mario Mascitelli
con
Mario Aroldi e Gabriella Carrozza
What we did