Presentazione
Teatro come cerchio di energia in movimento, come luogo dove accogliere e abbracciare...
Crediamo in un teatro come occasione di aggregazione e di ricerca, un teatro che sia luogo della necessità, dell'urgenza delle passioni, non un teatro di consumo ma un teatro che “consuma” energie creative e le rielabora per realizzare proposte performative e di spettacolo in opposizione alle tante proposte mediatiche facili e di rapida fruizione.
Un teatro da vivere non solo come svago e intrattenimento ma come momento importante e cruciale in un libero tragitto, personale e collettivo, di educazione all'arte non solo per chi studia teatro ma anche e soprattutto per il pubblico.
Un teatro che sia lo spazio dove i sogni prendono forma, ma anche sguardo incantato sugli accadimenti e sul presente.
Crediamo in un teatro come luogo di “resistenza” e di sosta che si contrapponga ai non luoghi, alle aree di passaggio prive di energie costruttive, spazi del vuoto ai quali non vogliamo abituarci e con i quali non vogliamo convivere.
Un teatro come spazio pubblico in cui poter trovare un battito intimo.
Prima come Micronomicon ed ora come Teatro del Cerchio, questi primi diciassette anni di lavoro ci hanno permesso di affinare lo sguardo, di elaborare “un gioco di squadra” più solido, di maturare una maggiore consapevolezza nel fare e nel proporre teatro.
Abbiamo iniziato il percorso a Parma, per poi ampliare il "terreno di gioco" a buona parte del resto d’Italia. La proposta non è solo di spettacoli ma anche di percorsi formativi che puntano a creare una piccola scuola di teatro. I nostri allievi hanno avuto modo di sperimentarsi in produzioni importanti, alcuni di loro sono diventati professionisti apprezzati.
Il nostro riconoscimento ufficiale arriva poi dai vari premi vinti, dagli incarichi sempre più prestigiosi, dall’affermazione come formatori a livello nazionale, dalle proposte di docenza da parte di Università ed Accademie ma, soprattutto, dall'essere riusciti a “trovare casa” in un luogo preciso in cui poter condividere, ancor di più, il nostro “modo di giocare”.
Il Teatro del Cerchio non è certo un punto di arrivo ma, piuttosto, un “punto di sosta" dove condividere e fare teatro. Siamo ciò che volevamo essere, ma cercheremo di migliorare sempre per diventare altro ancora, per cambiare restando fedeli alla nostra identità, in un movimento perpetuo, mai uguale a se stesso, come in un grande racconto il cui finale racchiude l’imprevedibile... Un nuovo inizio, ancora più sorprendente.