Sandra Soncini
Docente corso avanzato della Piccola Scuola del Teatro del Cerchio
S a n d r a S o n c i n i
Inizia il suo percorso artistico come danzatrice, perfezionandosi con vari coreografi tra cui Gigi G. Caciuleanu, Larrio Ekson, Malou Airaudo, Carolyn Carlson, J. Y. Ginoux, Teri Weikel, Nienke Reehorst, Luisa Casiraghi, Michele Abbondanza, Fabrizio Monteverde.
Dal 1986 al 1990 danza con la Compagnia Era Acquario diretta da Thierry Parmentier e Lucia Nicolussi Perego.
Nel 1990 partecipa al progetto di Lenz Rifrazioni Danza dedicato a Satie e nel 1991 inizia la pratica teatrale con Lenz Rifrazioni Teatro. Contemporaneamente si dedica all’attività dell’insegnamento della danza e alla coreografia.
Nel 1993 partecipa all’Atelier Coreografico con la Compagnia Tir Danza diretta da T. Weikel.
Nel 1995 coreografa Uber das Marionettentheater, Saggio sul teatro delle Marionette, per il Laboratorio di Drammaturgia della Danza – Pratiche di Teatro e cura i movimenti coreografici delle produzioni di Lenz Rifrazioni La lotta dei ciechi col maiale e La famiglia Schroffenstein.
Come attrice è interprete delle messinscene di Lenz Teatro La morte di Empedocle e Antigone di Hölderlin; approfondisce il suo percorso confrontandosi con personaggi come Pentesilea nello spettacolo K***, da Kleist ed è tra i principali interpreti in *** o la prova del fuoco, da Caterina di Heilbronn e in Anfitrione di Kleist, in Romeo and Juliet, Sogno di una notte di metà estate, Riccardo II da Shakespeare.
Insegna danza per la compagnia Era Acquario di Parma fino al 2002 ed è docente nei Laboratori di Formazione Pratiche di Teatro e Pratiche di Teatro Sociale per Lenz Rifrazioni Teatro
Nel 2000 collabora con Franco Scaldati ne l’Ur Hamlet, in cui interpreta il ruolo di Ofelia, in seguito interpreta Per sette volte nove……..adattamento di Macbeth a cura di F.Pititto.
Nel 2001 partecipa al concorso Ermo Colle con La canzone del salice, tratta da Otello di Shakespeare, con E.Orlandini e P. Mattioli, aggiudicandosi il premio della giuria.
Segnalata dalla critica per le sue interpretazioni, nel progetto triennale dedicato al Faust di Goethe curato da Lenz Rifrazioni (2000_2002), interpreta il ruolo del protagonista, arrivando in fine a sintetizzare i tre anni di lavoro nel 2004 in Faust Memories, monologo con la regia di M. F. Maestri.
Sempre nel 2004 è protagonista del monologo Fàbrica Negra da J. De la Cruz, regia di F. Pititto col quale collabora anche alla messinscena di testi poetici di Pierluigi Bacchini, Eliot, Pound, Pascoli, Yeats, Rilke.
Continua il rapporto con Lenz Teatro interpretando Catharina von Siena di J. M. R. Lenz, partecipando ai progetti sulle fiabe tratte dai Grimm (Biancaneve e Pollicino) e Andersen (Scarpette Rosse) e alla trilogia da Calderón de la Barca (2003_2006) : La vita è sogno, Il Magico Prodigioso, Il principe costante.
Nel 2006 approfondisce la poetica di J. De la Cruz con il monologo Canciones del alma sempre per la regia di F. Pititto e debutta al Teatro Europa di Parma con Passo falso, ispirato alla figura del Minotauro, insieme alla coreografa Elisa Cuppini e alla compositrice P.Mattioli.
Nel 2007 riprende la collaborazione come docente per la Compagnia Era Acquario e continua la sua ricerca con la musicista P. Mattioli in Concerto Ondulatorio, mentre nel 2008 debutta con la nuova performance IO, tratta dalle metamorfosi di Ovidio, regia di M.F.Maestri.
Contemporaneamente inizia la sua collaborazione con la compagnia Accademia degli Artefatti diretta da F. Arcuri, partecipando alla produzione di One Day e di Spara, trova il tesoro e ripeti di M. Ravenhill, che ha debuttato nell’aprile 2009 al Teatro Mercadante di Napoli.
Partecipa alle azioni poetiche performative del progetto La piscina probatica di A. Engelbrecht in collaborazione con Ermo Colle.
Nel novembre 2010 debutta con Corpo del Silenzio, testo di Magdalena Barile, in collaborazione con Europa Teatri, insieme a P. Mattioli.
Nel 2011 è interprete dell’episodio Sepoltura, all’interno de L’Isola dei cani di Lenz Rifrazioni e partecipa alla nuova produzione di Accademia degli Artefatti Orazi e Curiazi di Brecht, che ha debuttato al Teatro India di Roma.
Nel 2012 sempre con Accademia degli Artefatti debutta a Monaco con Sangue sul collo del gatto di R.M. Fassbinder e a Napoli con Taking care of baby di D. Kelly.
Nel 2013 riprende il monologo Pentesilea di Kleist.
Nel 2014 collabora con la Compagnia Era Acquario partecipando all’evento Donne in dialogo presso il Teatro al Parco di Parma, con una performance ispirata al personaggio di Desdemona su musiche originali di Patrizia Mattioli, che viene poi inserita all’interno del progetto musicale e poetico della compositrice in Pentagramma di Sogni, insieme alla cantante Alessia Galeotti.
Nel luglio 2014 presenta al Mittelfest di Cividale del Friuli, insieme a Francesca Mazza ed Angela Malfitano con regia di F. Arcuri, Sketches da FaustIn & Out di E.Jelinek, per poi debuttare nella versione completa con FaustIn and Out – sotto sopra dentro fuori il Faust di Goethe all’ interno del Festival Focus Jelinek 2014/2015, a Teatro Due di Parma, Arena del Sole di Bologna, Teatro D. Fabbri di Forlì e Short Theatre Roma.
Nel 2015 debutta con Tutto ha un limite, ispirato a Delitti esemplari di Max Aub, insieme a Carlo Ferrari, Adriano Engelbrecht e Franca Tragni, per la regia di Carlo Ferrari.
Insieme ad Adriano Engelbrecht, attore e musicista, dà voce alla testimonianza di Bianca Paganini Mori, prigioniera politica, deportata in Germania, nel campo di concentramento di Ravensbrück, nella lettura Bianca. Suona nelle notti un suono di Diana-
Nel 2016 collabora con Lenz Teatro debuttando come protagonista nella messa in scena di Macbeth, da Shakespeare, insieme agli ospiti della REMS – ex Ospedali Psichiatrici Giudiziari – e partecipando ad Autodafé, installazione site specific e performance, ambientata nell’Ala Napoleonica dell’ex Carcere di San Francesco di Parma, commissionata dal Festival Verdi 2016, e Romeo and Juliet Concert, proposizione della compositrice Carla Delfrate e di Lenz Fondazione, partitura per sole voci d’attrice.
Collabora nuovamente con Franca Tragni e Patrizia Mattioli nella lettura scenica Non conosciamo mai la nostra altezza, dedicata alle donne vittime di violenza.